Questo prompt di scrittura mi ha fatto molto ridere.
Non appena l’ho letto mi è venuto da pensare a questa poesia:
S’i’ fosse foco, arderei ’l mondo;
s’i’ fosse vento, lo tempesterei;
s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei;
s’i’ fosse Dio, mandereil’en profondo;s’i’ fosse papa, sare’ allor giocondo,
ché tutti cristïani imbrigherei;
s’i’ fosse ’mperator, sa’ che farei?
A tutti mozzarei lo capo a tondo.S’i’ fosse morte, andarei da mio padre;
s’i’ fosse vita, fuggirei da lui:
similemente farìa da mi’ madre.S’i’ fosse Cecco, com’i’ sono e fui,
Cecco Angiolieri
torrei le donne giovani e leggiadre:
e vecchie e laide lasserei altrui.
Già, perchè in fondo pensiamo sempre che essendo qualcun’altro avremmo più libertà di scelta o più potere.
Come se bisognasse essere qualcuno o qualcos’altro per fare quello che si vuole.
Certo, non vorrei mai essere fuoco per ardere il mondo, ne tantomeno qualcuno qui citato, ma probabilmente nemmeno per un giorno vorrei essere chi non sono. Forse per un giorno potrei voler somigliare così tanto a qualcuno da confondere chi mi è vicino e magari sapere ce si prova a svegliarsi ricchi. Ma non potrei resistere piu di un giorno senza la mia vita.
MIss Adore